Nel 2016 è scomparso il poeta e intellettuale più bianciardiano dell’epoca contemporanea, Giovanni Nadiani.
L’anno si chiude e si apre con un omaggio e con un invito alla lettura della sua opera: le poesie, gli scritti critici, le prose brevi. Nadiani è lo scrittore di cui c’è bisogno. Il suo lavoro, come quello di Luciano Bianciardi, è destinato a durare, perché servirà a dare un senso alle vite sporche brutte e cattive che ci attendono la fuori.
…nó ch’avden e’ mond
sól cun i nòstar oc
da s-cen l’è tot cvel ch’a puten fê
nó a n’s’nadasen brisa
che chj étar i viv e’ mònd
cun i su oc
e che ló coma nó i sreb a e’ mònd
par stê un pô in pêz
nench se bèn-ben nó e ló
a n’i starem mai
u s’amânca sèmpar chijcvël
ch’a n’sen bon d’dìl
e che cvâñd ch’a l’truvaren
l’éra cvel
ch’a j avegna cabëla avù…
… noi che vediamo il mondo / soltanto coi nostri occhi / da uomini è tutto ciò che possiamo fare // noi non ci accorgiamo / che gli altri vivono il mondo / coi loro occhi / e che loro come noi / sarebbero in vita/ per stare un po’ in pace / anche se bene bene noi e loro/ non staremo mai // ci manca sempre qualcosa / incapaci di dirlo / e che quando lo troveremo / era ciò / che avevamo già avuto…
Su internet si possono trovare alcuni suoi testi scaricabili gratuitamente o consultabili online:
- RAM (poesie)
- Guardrail (poesie)
- Rapet (poesia video)
- Con licenza di traduzione (saggio)
Il suo sito, ancora attivo grazie all’iniziativa dei figli, è http://lnx.gionni.net/.