Una preghiera laica per Grosseto-Kansas City

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È possibile vivere a Grosseto senza aver mai letto Il lavoro culturale di Luciano Bianciardi? Diciamolo sinceramente: sì, è possibile, si vive lo stesso anche senza averlo letto, ma bisogna anche ammettere che è un handicap non facile da superare. Aumenta il rischio di vivere male. Hai maggiori possibilità di diventare pauroso, insicuro, disorientato. Corri il pericolo di diventare razzista, violento, conservatore. Avrai paura del cambiamento, non riuscirai a immaginare il futuro o se lo immaginerai lo inventerai a tua immagine e somiglianza: rannicchiato in un angolo con un bastone in mano. Con le spalle al muro, un muro che hai costruito tu stesso.

Gli etruschi? Ma gli etruschi non sono mai esistiti. Voi vi chiedete da dove sono venuti, se dal continente, o dall’Asia Minore, o dall’America; avanzate anche l’ipotesi che siano sempre stati qui. Ebbene, avete tutti ragione e tutti torto, cioè vi ponete un problema che non ha senso. Avrebbe senso chiedersi da dove sono venuti i piemontesi, o i toscani, o i milanesi? Non esistono popoli che, tutti d’accordo, un bel giorno prendono il mare (dove trovano tante navi, oltre tutto?) e se ne vanno altrove. (LUCIANO BIANCIARDI, Il lavoro culturale, 1957)

Ora basta. Il momento è giunto. Venerdì 21 luglio alle 11.00 sui gradini della cattedrale di Grosseto leggeremo ad alta voce questo libro. È un omaggio alla nostra città. Una preghiera laica per Grosseto-Kansas City affinché abbia la forza di essere una città aperta al vento e ai forestieri.

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